lunedì 23 aprile 2012

Uccidere una natura morta



L'apparenza più reale del reale: questa immagine non è un dipinto, ma una fotografia. Questi fiori non sono disegnati, nè sono stati fotografati freschi. Sono congelati. Sono stati trattati preventivamente per permettere a  Ori Gersht, artista israeliano che ama collegare riferimenti e spunti per colpire l'osservatore in modo inaspettato, di farli esplodere per mezzo di leggere scosse di nitroglicerina

Lo scatto è stato realizzato per mezzo di una macchina da ripresa ad altissima risoluzione (1/7.500 di secondo) e fa parte della serie “Blow up”, che s’ispira all’omonimo film di Michelangelo Antonioni: i colori dei fiori richiamano i toni del tricolore francese e sono legati all’opera di Henri Fantin-Latour.

comunicato stampa > Attraverso la creazione di scenari sublimi che diventano precipitosamente inquietanti per mezzo di una decadenza improvvisa e graduale, le opere di Ori Gersht rendono momenti prolungati di suspense grazie all’uso della fotografia in stop-motion e del film al rallentatore. >>


Ori Gersht1 marzo – 6 aprile 2012
 
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