Oggi vi presento Matteo, una nuova collaborazione di Sara Cattaneo Lab, per quanto riguarda l'animazione per bambini e le illustrazioni in ambito wedding. Appena ho visto i disegni di Matteo sono rimasta colpita. Ci sono delle immagini che, appena le vedi, ti fanno affiorare ricordi, ti affascinano, ti fanno sognare altri mondi possibili. Così è quando si osservano le illustrazioni di Matteo Gubellini. Almeno, così è per me, ma sono convinta lo sarà anche per voi, se già non lo conoscete.
Subito mi sono chiesta, avendo avuto un'infanzia da grafomane che disegnava anche sui muri, se anche lui avrà iniziato così, da piccino. E infatti mi racconta: "la
passione per il disegno me la trascino fin da bimbo, e da allora il
mio sogno principale è quello di comunicare attraverso il disegno, e di
rendere questa passione il mio lavoro. Poi attraverso tempo ed
esperienze si sono intrecciate l’amore per le parole e quello per la
musica".
Partito dal fumetto, è approdato all' illustrazione per ragazzi come forma comunicativa d'elezione, anche se la sua attività spazia tra scrittura, musica, laboratori teatrali con ragazzi e il bellissimo teatro d'ombra di cui potete vedere un esempio qui:
- i laboratori per bambini -
Storie che sono legate al suo passato e alle sue esperienze, e interessano tematiche a lui care come la diversità, elemento prezioso che è sia difficolta di vivere che punto di forza, in una contraddizione continua che cerca di riappacificarsi nella ricerca di una identità a dispetto e contro le convenzioni. Mi racconta ancora: "Credo di voler dare agli altri quello che ritengo fondamentale per me. Con le tante contraddizioni. Però mi piace mascherarlo un po’, con armature o ali leggere. Credo poi che si possano comunicare le cose in modi diversi. Ecco che ogni “strumento” darà una forma esclusiva alle cose, e a seconda della forma acquisita le cose arriveranno agli altri in modo differente. Ci sono cose che perché arrivino in un certo modo le devo disegnare, le stesse cose arriveranno diversamente se le scriverò, o se le canterò, e via dicendo…"
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